Il taglio delle tasse promesso dal premier toccherà le aliquote Irpef?

La promessa lanciata la scorsa settimana dal premier Matteo Renzi riporta in cima all’agenda politica il taglio delle tasse. Lo scrive Il Sole 24 Ore secondo cui l’obiettivo del premier è «dare una mano al ceto medio e alle famiglie». La riduzione dovrebbe arrivare con la Legge di Stabilità per il 2017, ma non si sa ancora se toccherà le aliquote Irpef o altri profili della tassazione. «Stiamo discutendo», ha spiegato Renzi. Anche perché sul 2017 incombe anche il rischio di aumento delle aliquote Iva, che il governo vuole scongiurare. In attesa che i piani vengano messi nero su bianco, però, si può già dire che qualsiasi intervento si innesterà su un groviglio di agevolazioni in continua evoluzione. Di fatto, se si guardano le leggi finanziarie degli ultimi anni, si scopre che i ritocchi alla tassazione sulle famiglie non si sono mai fermati. Solo concentrandosi su quelli che hanno diretta evidenza nella dichiarazione dei redditi, Il Sole 24 Ore del lunedì ha conteggiato 88 interventi dalla manovra salva-Italia del dicembre 2011 alla Legge di Stabilità per il 2016. Nella maggior parte dei casi – 48 – si tratta di ritocchi ad agevolazioni già in vigore, come l’estensione della detrazione del 65% all’installazione delle schermature solari. Ma ci sono anche 19 proroghe di misure esistenti e 21 agevolazioni nuove di zecca, come l’Art-bonus e la detrazione del 19% sulle spese per la frequenza scolastica. Insomma, è vero che gli scaglioni Irpef non sono più stati toccati dalla riforma del 2003. Ma è altrettanto vero che tutti gli ultimi governi hanno rilasciato modifiche a getto continuo delle detrazioni, delle deduzioni e delle altre agevolazioni Irpef, come crediti d’imposta e no tax area per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Il tutto con la decisiva collaborazione del Parlamento, sempre pronto ad aggiungere commi qua e là nelle Leggi di Stabilità.

A livello settoriale — continua il quotidiano economico-finanziario — non sorprende che il primato dei ritocchi vada agli immobili (39), mentre forse pochi avrebbero previsto la quantità di interventi nel campo delle erogazioni liberali (21). In ogni caso, è certo che l’attivismo del legislatore impone ai contribuenti un costo indiretto in termini di complicazione del sistema tributario: 88 interventi in quattro anni sono quasi uno ogni due settimane. E se si pensa che i beneficiari delle misure esaminate sono le persone fisiche – cioè i privati e le famiglie – si comprende bene quanto possa essere difficile star dietro alle novità, tra norme, decreti attuativi e circolari: l’ultima, sulla detrazione per le spese scolastiche, è addirittura arrivata quando era già aperto il termine per l’invio del 730 precompilato.

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