Forlì, i figli del sindaco anti-graffiti sorpresi a imbrattare i muri

Hanno 13 e 16 anni, e la polizia municipale li ha beccati in un parco mentre scrivevano su un muro, a due passi dal centro storico di Forlì. Un episodio come ne capitano tanti altri in città e non solo, se non fosse che i due ragazzi sono i figli del sindaco e che, come prevede la legge in questi casi, sono stati multati: il maggiore è stato anche segnalato alla Procura (l’altro no, sotto i 14 anni non c’è responsabilità penale). Davide Drei, Pd, non ha voluto commentare l’accaduto. Anche fonti a lui vicine sono rimaste stupite: il sindaco non aveva fatto parola con nessuno. Strettissimo il riserbo anche tra gli agenti della polizia municipale, che sono dipendenti del Comune che Drei guida dal 2014. Per ironia della sorte l’impegno contro i graffitari doveva essere uno dei punti chiave del mandato: circa un anno fa era stato annunciato un programma di ripulitura del centro storico. Per una giornata i volontari si erano armati di vernice e pennelli e avevano cancellato le scritte vicino al museo San Domenico. E per contrastare gli imbrattatori il Comune aveva commissionato un murales al noto street artist Louis Gomez. Quando la sua opera – un dipinto grande come l’intera facciata di una casa – era stata deturpata, lo stesso Drei era intervenuto su Facebook contro chi scrive sui muri: «Condanno il gesto di violenza artistica, un gesto che deturpa la bellezza. Noi andremo avanti con i progetti di rinascita artistica della nostra città». Parole decise affidate al web lo scorso 18 marzo: non avrebbe immaginato di doverle ripetere tra le mura di casa, non più a uno sconosciuto ma ai suoi stessi figli.

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