Affittava case-fantasma sulla riviera romagnola: denunciato

Aveva trovato l’occasione, almeno così pensava: una casa al mare per due settimane a giugno a Cattolica, nella riviera romagnola. Un prezzo abbordabile e ritenuto congruo quello fissato dall’inserzionista motivo per cui una 30enne reggiana, dopo averlo contattato dapprima via mail e successivamente telefonicamente, rassicurata sulla reale fattibilità dell’affitto, aderiva alla richiesta del locatore versando una caparra pari a 380 euro, utilizzando sull’Iban fornitole. Con l’approssimarsi della partenza, a fine maggio, non riuscendo a contattare l’inserzionista la donna si è prima insospettita, poi ha capito di essere stata truffata e ha sporto denuncia. Le indagini dei carabinieri di Campagnola Emilia si spostavano quindi in Campania in quanto la l’utenza telefonica utilizzata per portare avanti la trattativa d’affitto da parte dell’inserzionista era intestata ad un uomo di Pozzuoli (Napoli), così come il conto cui era associato l’iban dove la donna reggiana aveva versato la caparra.

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