Con la vendita diretta il notaio diventa anche agente

Il migliore amico di chi vuole vendere o acquistare casa o un altro bene immobile, specie se di lusso o di nicchia, non è più solo l’agente immobiliare, ma il notaio, al quale ci si può affidare già al momento della ricerca (o della messa in vendita) e non solo alla stipula dell’atto. Tutto possibile — scrive Italia Oggi — con la procedura della vendita diretta, che affida al professionista l’intero processo di vendita dell’immobile tramite aste. Ma che, da Nord a Sud dell’Italia, è ancora poco conosciuta. La procedura ricalca la delega a vendere al notaio da parte di un giudice o di una sezione fallimentare del tribunale. Tuttavia, in questo caso, la delega viene direttamente da un privato che incarica il notaio di raccogliere le offerte ai sensi dell’articolo 1336 del codice civile. L’asta, infatti, non ha i tradizionali rilanci, ma offerte vincolanti contenute in buste, come accade nelle gare di appalto. Il lavoro del notaio inizia quando riceve l’incarico per espletare l’asta (o meglio a raccogliere le offerte) con tutta la documentazione sull’immobile da vendere (il titolo di provenienza, la visura catastale, la planimetria rilasciata dal catasto, tutta la documentazione attestante la conformità urbanistica dell’immobile, attestato di prestazione energetica). Da qui il compito del notaio continuerà con la stesura di una relazione — conclude Italia Oggi — che accompagnerà l’immobile in tutto il percorso della procedura: dalla relazione preventiva sullo stato dello stesso dal punto di vista ipocatastale fino alla formazione del fascicolo dell’immobile con tutti i dati necessari dal punto di vista fiscale, urbanistico ed edilizio.

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