Ristrutturazioni: all’Enea vanno inviati solo i dati sui lavori di risparmio energetico

L’invio dei dati all’Enea, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, non riguarderà tutti i lavori, ma solo quelli in grado di produrre un risparmio energetico. La finalità? Effettuare il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico conseguito, a seguito della realizzazione degli interventi di ristrutturazione edilizia e ottenere così un quadro completo dello stato del patrimonio edilizio. A chiarirlo, con una nota del tre aprile 2018 — scrive Italia Oggi — diffusa sul sito www.acs.enea.it, è la stessa Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, dopo i dubbi sorti nei giorni scorsi sulla trasmissione degli interventi di ristrutturazione edilizia, circa la tipologia degli interventi da comunicare per ottenere le agevolazioni (si veda, da ultimo, ItaliaOggi del 31 marzo 2018). La legge di Bilancio 2018 e le novità da comunicare all’Enea. La legge di Bilancio (all’articolo 1, commi 3-15 della legge n. 205/2017) ha stabilito che, per ottenere la detrazione del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia sarà necessario inviare una comunicazione all’Enea. Fino allo scorso anno, questo tipo di comunicazione doveva essere inviata solo per il riconoscimento dell’Ecobonus in presenza di interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Inizialmente, alcuni addetti ai lavori avevano segnalato che questa disposizione, contenuta nel dettato normativo, fosse un semplice refuso. Dopo un serrato confronto con il ministero dello Sviluppo economico e con il ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Enea ha invece chiarito che la comunicazione deve essere inviata anche per gli interventi di ristrutturazione edilizia.

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