Canone Rai 2019: quanto costa e come si paga

Come recita la legge, “chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi” è tenuto a pagare il Canone Rai. Nel 2019 – salvo sorprese dell’ultima ora – le regole dovrebbero rimanere le stesse del 2018: il canone Rai non sembra infatti materia di interesse del governo gialloverde che in questi giorni è impegnato con la legge di bilancio. La cifra da pagare sarà dunque la stessa dell’anno scorso: 90 euro. L’importo verrà spalmato in cinque rate di pari importo da gennaio a ottobre sulla bolletta della luce. Chi non ha una tv (ma ad esempio ha un pc connesso ad Internet) non è tenuto a pagare il canone: il Mise ha infatti stabilito che solo le “apparecchiature provviste di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva” sono tenute al pagamento dell’imposta. Ad ogni modo per chiarire qualsiasi dubbio si possono consultare le pagine dedicate al Canone Rai sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Sono esentati dal pagamento del Canone Rai i militari delle forze armate che vivono in ospedali militari, case del soldato e sale convegno, alcune tipologie di cittadini stranieri (diplomatici, personale Nato) e le imprese che vendono e riparano tv. Non devono sborsare un euro neppure gli anziani di età pari o superiore a 75 anni con un limite di reddito fissato a 8mila euro. L’agevolazione spetta per l’intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso. Se il compimento del 75° anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell’anno, l’agevolazione spetta per il secondo semestre. La dichiarazione  in cui si certifica di non possedere nessun apperecchio in casa deve essere presentata: dal 1° luglio al 31 gennaio dell’anno successivo per l’esonero del pagamento per l’intero anno successivo (per esempio, una dichiarazione presentata nel novembre del 2017 avrà effetto per tutto il 2018), dal 1° febbraio al 30 giugno per l’ esonero dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno (per esempio, una dichiarazione presentata a maggio 2018 avrà effetto per il secondo semestre del 2018).

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