Sicurezza degli edifici: Federproprietà ribadisce la necessità dell’assicurazione obbligatoria

In materia di sicurezza degli edifici Federproprietà ricorda al governo che gli interventi debbono investire tutto il patrimonio edilizio nazionale e non soltanto presunte zone a rischio. Del resto, se si vuole seguire l’altra strada per la quale la stessa Federproprietà si è spesa con un documento presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e cioè la formulazione di un’anagrafe dell’edificio, è bene che si dica fin da subito che “le spese, che la proprietà dovrebbe affrontare, debbono essere integralmente defiscalizzate con il sistema delle deduzioni reddituali, eventualmente con la ventilata eliminazione di agevolazioni (il cosiddetto bonus per l’edilizia) di cui ora si parla soltanto in termini negativi”. Federproprietà da tempo si batte per una soluzione complessiva come quella dell’assicurazione obbligatoria dei singoli edifici o, in subordine, della mappatura a tappeto delle singole situazioni, ma nessuno può pensare che un’operazione di tale complessità possa gravare interamente sui proprietari di casa, anche perché l’analisi dei costi porta all’individuazione di esborsi contenuti e sopportabili; ma si deve avere il coraggio di procedere su tale strada che risolverebbe i problemi alla radice (purché ovviamente siano adottate le cautele già a suo tempo suggerite da Federproprietà, Enea, ordini professionali e altri organismi che si assunsero l’iniziativa delle proposte).

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