Affitti delle case comunali all’asta: Il Campidoglio al lavoro per modificare la delibera (ma arrivano le prime disdette)
Mentre gli uffici del dipartimento Patrimonio stanno lavorando alle modifiche richieste dal tribunale nell’ambito di un ricorso presentato da un gruppo di inquilini , non si arresta l’applicazione della delibera 133 del 2018 che alza i canoni di locazione di centinaia di case del patrimonio disponibile di Roma Capitale. A partire dall’inizio di febbraio una serie di inquilini che vivono in questi alloggi si sono ritrovati nella cassetta delle lettere comunicazioni di disdetta dei contratti di affitto. Ai diretti interessati si chiede di lasciare l’immobile “entro e non oltre” la data di “naturale scadenza” indicata nella lettera “libero da persone e cose”. Con la delibera, infatti, l’amministrazione di Virginia Raggi ha messo all’asta a canoni di mercato gli affitti di circa 500 immobili del patrimonio disponibile comunale. Le case verranno aggiudicate “mediante il criterio del maggior rialzo” rispetto alla base d’asta. Non viene esclusa nemmeno la possibilità, che viene prospettata come eventuale, di un “diritto di prelazione a parità di importo dell’offerta”. Il che significa che se chi già vive in quegli alloggi ha disponibilità economiche per sostenere prezzi di mercato (e oltre) può aggiudicarsi il nuovo contratto. Intanto, però, secondo le disposizioni del dipartimento dovrà uscire dall’appartamento ed effettuare un trasloco. Molte persone però sono finite a vivere lì negli ultimi trent’anni dopo essere passati per la graduatoria per gli alloggi popolari o su assegnazione del Comune che ne aveva certificato lo stato di disagio abitativo. Tra loro un gruppo di inquilini di 64 appartamenti a Testaccio che hanno portato la delibera in tribunale. Nella stessa situazione anche una quindicina di case in via Giolitti, nei pressi della stazione Termini. La tesi è quindi che parte degli immobili inseriti nella delibera fanno parte del patrimonio indisponibile e non possono quindi essere valorizzati.
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