Mutui prima casa: a chi spetta e come funziona il Fondo di garanzia

Dovete comprare la vostra prima casa? Avete bisogno di un mutuo? Non tutti sanno che esiste un Fondo di garanzia per i mutui prima casa gestito dalla Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, che aiuta proprio chi accende un mutuo per acquistare la prima abitazione. Fino allo scorso dicembre la Concessionaria aveva detto che le risorse disponibili avrebbero coperto soltanto le richieste fino al primo semestre del 2020, ma con l’ultima legge di Bilancio il Fondo è stato rifinanziato con 10 milioni di euro, che permetteranno di far fronte alle richieste presumibilmente per tutto il 2020. Vediamo adesso a chi spetta e come accedervi. Il richiedente, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquistati per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. L’immobile ad uso abitativo deve essere sito nel territorio nazionale inoltre, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del ministero dei Lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n. 1072. Il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250 mila euro, concesso dalla banca o intermediario finanziario che ha aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l’8 ottobre 2014 tra Ministero dell’economia e delle finanze e Abi. Al Fondo possono accedere tutti, ma viene data priorità alle seguenti categorie:giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, giovani titolari di un rapporto di lavoro atipico, affittuari di alloggi di proprietà degli enti di edilizia residenziale pubblica (ex Istituto Autonomo Case Popolari-IACP). L’importo massimo del mutuo deve essere di 250mila euro, con il Fondo che, in base alla casistica, può arrivare a coprire fino al 50% del mutuo ipotecario richiesto. E’ previsto un tasso calmierato ossia un Tasso Effettivo Globale (TEG) non superiore al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), pubblicato trimestralmente dal ministero dell’Economia.

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