AUMENTANO GLI IMMOBILI A ELEVATE PRESTAZIONI ENERGETICHE

Aumentano gli edifici ad elevate prestazioni energetiche, che passano da circa il 7% al 10% del totale nel periodo 2016-2019, grazie al contributo di ristrutturazioni importanti e di nuove costruzioni. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, risultato della collaborazione tra Enea e Cti (Comitato Termotecnico Italiano), presentato nel corso del webinar, al quale hanno preso parte, tra gli altri, Federico Testa, presidente dell’Enea, Cesare Boffa, presidente del Cti, e Anita Pili, membro del Coordinamento della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni, nonche’ assessore all’Industria della Regione Autonoma della Sardegna. Il rapporto e’ basato su oltre 4,5 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (Ape) del periodo 2016-2019, di cui l’85% riguardanti immobili residenziali. Dal rapporto emerge anche come oltre il 60% del parco immobiliare italiano sia nelle classi energetiche meno efficienti (F-G), anche perche’ costruito principalmente tra il 1945 e il 1972; le nuove costruzioni rappresentano solo il 3,4% degli APE e di questi piu’ del 90% sono ad elevate prestazioni energetiche (A4-B). Il settore non residenziale, che pesa per il 15% sul totale degli Ae, ricade per oltre il 50% degli attestati nelle classi energetiche intermedie (C-D-E) e per piu’ del 10% in quelle piu’ efficienti (A4-B).

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