Aste: effetto Covid sull’offerta (-25%) e sulla domanda (+71%)

Il mercato delle aste immobiliari ha subito un duro contraccolpo a causa della pandemia e del congelamento di tutte le pratiche nei mesi da marzo a luglio. L’effetto piu’ evidente e’ il forte calo dell’offerta (-25% in un anno), mentre resta alto l’interesse verso questo tipo di immobili da parte di chi cerca casa (rispetto al 2019 le richieste medie per gli annunci in asta salgono del 71%). E’ quanto emerge dall’Osservatorio annuale di Immobiliare.it, secondo cui, in un mercato percepito come piu’ accessibile, gioca un ruolo importante anche la possibilita’ di risparmio, visto che dall’analisi emerge che mediamente in Italia il prezzo base d’asta e’ piu’ basso del 57% rispetto ai valori a libero mercato. Per quanto riguarda le metrature degli immobili all’asta, i tagli restano molto grandi (a livello nazionale la superficie media e’ di 137 metri quadri), ma l’aumento maggiore della domanda e’ per i monolocali (+122% in un anno) e bilocali (+83%). Per quanto riguarda i dati sulle regioni, l’interesse e’ raddoppiato in Piemonte e in Veneto ed le richieste medie sono cresciute molto in Lombardia e Toscana (entrambe +85%). Fra le grandi citta’, Milano, Roma e Torino sono quelle in cui si registra l’offerta maggiore di immobili all’asta, con il capoluogo lombardo che offre le migliori opportunita’ di risparmio, con uno sconto medio tra prezzo base d’asta e valori a libero mercato pari al 66%.

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