Immobiliare e mutui in fase di ibernazione: le conseguenze del Covid-19 nei prossimi mesi
Il lockdown ha provocato una sorta di stasi del mercato immobiliare e per vedere il vero impatto della pandemia bisognerà attendere i prossimi mesi. La Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it, rimarca come lo sviluppo esplosivo dell’epidemia di Covid-19 a partire da inizio marzo ha cambiato drasticamente lo scenario e ha interrotto in maniera netta e brusca i trend positivi rilevati fra fine 2019 e inizio 2020. Il lockdown ha così stoppato i normali processi di ricerca casa, inoltro richieste di mutuo in banca e finalizzazione di atti di compravendite e pratiche di finanziamento, rinviando a data da definirsi decine di migliaia di nuove operazioni già pianificate. “Oltre a ciò, il diffondersi di un clima generale di incertezza potrebbe ulteriormente rallentare la ripresa delle normali attività a valle del rientro emergenza Coronavirus, e questo a prescindere dalla effettiva durata delle misure di sicurezza in essere. Gli shock avversi oggi in atto potrebbero dunque portare il settore dell’immobiliare e dei mutui a pagare pesanti tributi nel corso dei prossimi trimestri”, argomenta Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it. Già il calo della fiducia derivante da un pervasivo clima di incertezza su tutti gli aspetti dell’economia futura ha portato alla sospensione delle decisioni di investimento e, quindi si può ipotizzare, anche a una riduzione consistente delle compravendite che si dovrebbe protrarre fino a quando non si avrà una più netta percezione dell’evoluzione della crisi.
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