È VALIDA LA CLAUSOLA CHE ESCLUDE IL DIRITTO DEL CONDUTTORE ALL’INDENNITA’ PER I MIGLIORAMENTI APPORTATI ALL’IMMOBILE LOCATO

Con una recente sentenza (n. 5968 del 3 marzo 2020), la Cassazione ha ribadito il principio secondo cui la clausola del contratto di locazione, che esclude la corresponsione al conduttore di un’indennità per i miglioramenti apportati all’immobile locato, non deve considerarsi limitativa della responsabilità del locatore ai sensi dell’art. 1229 c.c., perché non incide sulle conseguenze della colpa o dell’eventuale inadempimento di quest’ultimo, bensì sul diritto sostanziale all’indennità prevista, con norma derogabile, dall’art. 1592 c.c. Con la sentenza impugnata in sede di legittimità, la Corte d’Appello – per quel che…

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MORTE DELL’ASSEGNATARIO E SUBENTRO NELLA LOCAZIONE DELL’ALLOGGIO DI EDILIZIA POPOLARE

Con una recente ordinanza (n. 34161 del 20 dicembre 2019), la Cassazione ha offerto chiarimenti interessanti in una fattispecie abbastanza frequente nelle locazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, allorquando si verifica il decesso dell’assegnatario e gli eredi invocano il diritto a subentrare in luogo di quest’ultimo nel godimento dell’appartamento, a fronte del pagamento di un canone assai ridotto. Al riguardo, va premesso che gli obiettivi dell’edilizia residenziale pubblica sono perseguiti, nel nostro ordinamento, essenzialmente su due fronti: per un verso, viene incentivata la proprietà privata degli alloggi, in applicazione…

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IL REGOLAMENTO NON PUO’ ABBREVIARE IL TERMINE PER IMPUGNARE LA DELIBERA

Con una recente ordinanza – n. 19714 del 21 settembre 2020, prontamente segnalata dall’avv. Bardanzellu in questa Rivista, 2020, fasc. 11, 26 – la Cassazione ha ritenuto nulla la clausola del regolamento di condominio, anche se di natura contrattuale, che stabiliva un termine di decadenza di quindici giorni per chiedere all’autorità giudiziaria l’annullamento delle delibere dell’assemblea, atteso che il penultimo comma dell’art. 1138 c.c. vieta che, con norme regolamentari, siano modificate le disposizioni relative alle impugnazioni delle deliberazioni condominiali di cui all’art. 1137 c.c. La sentenza, posta all’esame dei giudici…

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Tabelle millesimali e condominio parziale

Nell’ipotesi che in un condominio parziale la maggioranza dei condomini ha approvato a maggioranza le tabelle millesimali cio’ deve essere considerato valido. Lo ha stabilito una recente sentenza del Tribunale di Roma, 23 febbraio 202i, sottolineando che non è necessaria l’unanimità dei consensi, anche nell’ipotesi che le stesse tabelle  siano allegate al regolamento di natura contrattuale.

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IMMOBILI ABUSIVI

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno fatto chiarezza sulla portata della nullità degli atti aventi ad oggetto immobili abusivi Un immobile è incommerciabile e il relativo atto di trasferimento è nullo se: Il venditore non dichiari in atto in forza di quale titolo è stato costruito l’immobile che intende alienare, avendo cura di riportare gli estremi completi del titolo stesso (ad es. Comune che lo ha rilasciato, data e numero di protocollo); Il venditore dichiari che l’immobile è stato costruito in forza di un titolo abilitativo che poi…

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L’amministratore è responsabile per lo smaltimento dei rifiuti

Nel contratto di appalto per il superbonus edilizio del 110%, anche per le ristrutturazioni edilizie eseguite in zona sismica, l’amministratore condominiale è responsabile penalmente degli illeciti depositi e smaltimenti dei rifiuti pericolosi provenienti dalle attività del cantiere. La Cassazione nella sentenza 8498/2021 ha dichiarato inammissibile, condannandola a pagare euro tremila alla cassa delle ammende e, parzialmente, le spese di giudizio della parte civile, il ricorso di un’amministratrice condominiale avverso una sentenza che l’aveva condannata per il reato di smaltimento illecito di rifiuti.

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L’amministratore cessato dalla carica non può percepire un compenso se c’è la volontà contraria dell’assemblea

Secondo la Corte di Cassazione con ordinanza n. 12120, pubblicata in data 17 maggio 2018, il permanere dei poteri gestori in capo all’amministratore congedatosi per dimissioni ovvero per scadenza del termine annuale di cui all’art. 1129 Cc, risponde ad esigenze di interesse del condominio alla consequenzialità nella gestione dell’immobile e nella presunzione di una conforme volontà dei condòmini. Tuttavia, quando la volontà degli stessi risulti contraria alla permanenza di tali poteri in favore dell’amministratore uscente, questi non avrà diritto ad alcun compenso. In altre termini, i compiti dell’amministratore cessato dalla carica e, pertanto, in…

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L’amministratore di condominio, ex art. 1129, comma 14, del Codice civile, è tenuto a fornire una descrizione minuziosa e specifica del proprio compenso

Il Trib. Roma, sez. V civ., 9 aprile 2018, n. 7192 ha dichiarato la nullità di una delibera condominiale di nomina dell’amministratore impugnata da uno dei proprietari: questi, tra le altre doglianze, ne aveva lamentato l’invalidità per mancata determinazione del compenso dell’amministratore medesimo, e aveva altresì ritenuto censurabili di nullità, per derivazione, i successivi deliberati che avevano confermato l’amministratore nella sua carica e lo avevano anche autorizzato a stare in giudizio. La delibera assembleare, in quanto manifestazione di volontà, «soggiace pacificamente» alla disciplina civilistica in materia di nullità del contratto, la…

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Infiltrazioni dai muri perimetrali: il danno si ripartisce secondo i millesimi di proprietà

Secondo la Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 11288 pubblicata, mediante deposito in cancelleria, il 10 maggio 2018 i danni da infiltrazioni derivanti dai muri perimetrali devono essere sostenuti da tutti i condòmini, anche quelli proprietari del piano terreno che si pone in posizione sporgente rispetto al muro perimetrale dei piani superiori. S’è inteso ribadire, che i muri perimetrali, al di là della loro configurabilità tecnica come muri maestri (ossia muri portanti dell’edificio), sono  parti comuni in quanto, tra le altre cose, ne caratterizzano la consistenza volumetrica dell’edificio unitariamente considerato e ne delineano…

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Condanna per l’amministratore che non consegna l’elenco dei morosi

Se l’amministratore non consegna l’elenco dei morosi ai creditori rischia di pagare di tasca propria le conseguenze. Questo è quanto stabilito dal Tribunale di Roma – Sentenza n. 8426 del 24.04.2018. La società X agiva nei confronti del Condominio esponendo di essere creditrice in forza di decreto ingiuntivo emesso dal Giudice di Pace di Roma, divenuto definitivo per mancata opposizione nel termine di legge. La società, inoltre, precisava che, nonostante ripetuti solleciti, gli amministratori che si erano succeduti nella gestione del Condominio avevano omesso di comunicare i nominativi dei condòmini morosi. Pertanto…

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