Torna a crescere la domanda di mutui

Il mese di giugno ha fatto segnato l’inversione di tendenza in fatto di mutui, con la domanda da parte delle famiglie che torna ad aumentare. Lo segnala la consueta rilevazione del Barometro Crif, basata sulle istruttorie formali avvenute tra gennaio e giugno, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore. Il mese scorso ha visto crescere le interrogazioni del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2017, benché nel computo complessivo del primo semestre dell’anno l’andamento sia ancora negativo (-4,4%). È la prima rilevazione mensile positiva dopo ben 15 periodi tutti caratterizzati da una contrazione. Il dato è accolto con favore dal mercato perché trainato finalmente dalla richiesta di nuovi mutui, mentre si restringe ulteriormente la quota delle surroghe, che nel corso del 2016 avevano toccato anche il 25% sul totale dei finanziamenti erogati, per poi assestarsi intorno al 17% a fine 2017. Nel primo semestre l’importo medio richiesto si è assestato a 126.094 euro, con un incremento dello 0,9% rispetto al corrispondente periodo del 2017 (127.570 euro a giugno). Molto omogenea la distribuzione come classi di importo: il 26,2% fino a 75mila euro, il 20,3% tra 75 e 100mila, il 29,7% tra 100 e 150mila, il 20,7% tra 150 e 300mila euro. Rispetto alla durata dei finanziamenti, la fascia più corposa è quella compresa tra i 16 e i 20 anni (il 26% sul totale) e complessivamente oltre il 72% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni. Quanto all’età dei richiedenti, continua a crescere il peso dei più giovani (25-34 anni) che nel primo semestre toccano il 25,2% delle richieste (+0,7%), mentre la fascia 35-44 anni resta ancora la più numerosa, con il 34,6% del totale, in flessione di 1,1 punti.

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