le ASTE un’OPPORTUNITA’ MANCATA, NON DECOLLANO le COMPRAVENDITE

Nonostante gli anni peggiori dell’ultima   crisi economica siano stati archiviati, quello delle aste immobiliari   è un mercato che racconta ancora la difficoltà che ha vissuto il   nostro Paese: in cinque anni infatti l’offerta è cresciuta del 23%. Ma  cosa è successo alla domanda? Secondo un’analisi di Immobiliare.it   (https://www.immobiliare.it/aste_immobiliari), primo portale di   annunci immobiliari in Italia, le ricerche di immobili all’asta sono   raddoppiate negli ultimi cinque anni ma stentano a tradursi in   compravendite effettive, lasciando così quello delle aste un mercato   dalle opportunità mancate.        Nel passato il mondo delle aste immobiliari ha vissuto principalmente   di operatori professionali, che acquistavano gli immobili per poi   riqualificarli e rimetterli in circolo nel mercato tradizionale.   Questo implicava una bassa valorizzazione degli immobili stessi, e   aste che spesso rimanevano deserte. Negli ultimi anni, grazie ad una   maggiore e più chiara pubblicità – si pensi al passaggio dai   trafiletti nei giornali a veri annunci immobiliari in rete – questo   mercato ha raccolto un nuovo interesse, attirando potenziali   acquirenti interessati all’immobile per sé stessi e non per   rivenderlo.        Nelle ricerche online, complice un prezzo più basso del 31% rispetto   alla media del mercato, gli annunci di aste ricevono circa il triplo   delle visite da parte degli utenti. Analizzando però le richieste che   dal portale arrivano agli inserzionisti, il rapporto con gli annunci   tradizionali si abbassa sensibilmente. A questo si aggiungono tempi di  permanenza online molto distanti fra loro: un annuncio di asta rimane   visibile sul sito circa quattro volte il tempo di uno tradizionale   (otto mesi).

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