Affitti brevi, anche le assoinquilini chiedono norme al governo

Equiparare gli affitti brevi alle attività commerciali, dando così ai Comuni la possibilità di rilasciare una licenza e di regolamentarne l’espansione, e pensare ad un percorso di compatibilità dello sviluppo di queste attività all’interno dei condomini. E’ la proposta di Sunia e Sicet Emilia-Romagna, che si inserisce nel dibattito sulla regolamentazione degli affitti brevi e delle piattaforme di prenotazione, come Airbnb. Siccome in Parlamento in questi giorni si sta esaminando il collegato alla legge di Bilancio sul turismo, deve essere “una nuova occasione che non deve essere sprecata”, scrivono le sigle chiedendo al Governo e ai ministri interessati “di approvare un provvedimento che riprenda alcuni semplici concetti già contenuti nel testo ritirato (emendamento al decreto Milleproroghe proposto dal Pd, ndr). Riteniamo infatti importante ricordare le decine di migliaia di case ora sottratte al mercato dell’affitto a canoni calmierati per l’esplosione degli affitti a breve, promossi dalle multinazionali del turismo mordi e fuggi”.

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