Mutui, tasso fisso o variabile? Differenza ai minimi

Quattro euro al mese: questo è il divario quasi irrisorio tra il costo di una rata mensile di un mutuo a tasso fisso da 120 mila euro per una casa da 200 mila e quello di un finanziamento dello stesso importo ma a tasso variabile. Sui mutui a 30 anni la differenza sale, si fa per dire, a 12 euro, rileva il Corriere.it. Sono le conseguenze della precipitosa discesa dell’Eurirs, il parametro che serve da base per la definizione dei mutui a tasso fisso: il 28 febbraio il tasso a 20 anni è sceso infatti allo 0,14% e il trentennale allo 0,15%, con un calo di quasi 40 centesimi sui valori di fine 2019. In lieve discesa anche l’Euribor (ma qui si tratta di un solo centesimo), il tasso dei finanziamenti indicizzati: il valore a un mese è a -0,49%, il trimestrale, considerato il benchmark di mercato, quota -0,42%.Guardando questi numeri appare chiaro che le banche stanno spingendo i clienti a fare mutui fissi perché di fatto li propongono tagliando i loro margini di oltre mezzo punto. La media dei dieci migliori finanziamenti a 20 anni a tasso fisso su un mutuo da 120 mila euro è 0,66% di tasso nominale, con rata da 534,20 euro e tasso effettivo a 0,82%. Gli stessi valori per il variabile sono rispettivamente 0,59%, 530,03 euro e 0,75%. A trent’anni il fisso è offerto in media all’1,04% nominale, con rata da 388,59 euro e tasso effettivo all’1,18%. Dato che si confrontano con quelli del variabile: 0,81%, 375,52 euro e 0,92%. Non stupisce quindi che la scelta dei nuovi mutuatari per il fisso sia plebiscitaria: secondo l’osservatorio di MutuiOnline.it aggiornato a tutto gennaio 2020, rappresenta il 92,1% delle richieste, in linea con quanto verificatosi nel secondo semestre del 2019. La differenza di tasso effettivo tra il finanziamento più conveniente e il decimo della classifica sia a 20 anni sia a 30 è di 33 centesimi. In termini di rata sono quasi 20 euro al mese, questo significa che il potenziale cliente dovrebbe informarsi bene sulle condizioni accessorie del mutuo, ad esempio sull’obbligo di stipulare una polizza a garanzia del rimborso o sull’obbligo di apertura del conto corrente e sui suoi costi.

 CONTRATTO COLLETTIVO COLF E BADANTI: CHIEDI CONSIGLIO A EBILCOBA, SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

 

 

 

Articoli Correlati

Leave a Comment