Causa coronavirus in decisa contrazione le vendite nelle grandi città

Quale il futuro del mercato immobiliare residenziale in tempi di coronavirus? Le previsioni non sono positive — scrive Il Sole 24 Ore — ora che il mercato sta già dando segnali di rallentamento. Nel 4° trimestre del 2019, infatti – come rileva l’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate – le vendite di case sono aumentate solo dello 0,6%, un valore sensibilmente inferiore a quello registrato nel trimestre precedente (+3,9%) nonché il più basso degli ultimi 19 trimestri. Sono, in tutto, 168.298 le unità immobiliari vendute nell’ultimo trimestre dell’anno passato. Nell’arco degli scorsi 12 mesi le unità compravendute hanno, quindi, di poco superato le 603mila unità. Anche le otto principali città italiane confermano la fase di rallentamento delle compravendite, soprattutto nei comuni più grandi. Le metropoli registrano una contrazione pari al 3,2 per cento. I segni meno sono particolarmente rilevanti in città come Firenze (-9,6%) e Roma (-8 per cento). Napoli perde oltre il 5% e anche Genova, che nello scorso trimestre era cresciuta di oltre il 10%, chiude il trimestre con -3,9 per cento. Spicca Palermo, con circa 1.500 unità vendute, pari a +6%. Milano, tra le poche città con segno positivo (+1,1%), subisce anch’essa un forte ridimensionamento della crescita, mentre Bologna chiude il trimestre con un aumento delle compravendite dello 0,6 per cento.

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