L’Abi: Silenzio assenso per la sospensione del mutuo prima casa

Silenzio assenso per la sospensione immediata delle rate del mutuo prima casa. A sottolinearlo è una lettera circolare dell’Abi (Associazione delle Banche Italiane) — scrive Italia Oggi — che ripropone le domande ai quesiti più ricorrenti sul tema della sospensione dei mutui e l’accesso al fondo di solidarietà. Il primo chiarimento, dunque riguarda gli esiti dell’istanza con cui si chiede la sospensione delle rate del mutuo per la prima casa. L’Abi ricorda che chi è in possesso dei requisiti per l’accesso al fondo deve presentare la domanda alla banca. La banca verificherà la completezza della domanda e la regolarità formale dei documenti presentati. In questo modo sospende immediatamente l’addebito delle rate del mutuo e inoltra la pratica a Consap (società pubblica che gestisce il fondo per conto del ministero dell’economia). Consap esamina e conclude l’iter in 20 giorni trascorsi i quali con la procedura del silenzio assenso la domanda si intende accettata. Se Consap dovesse negare la sospensione, la banca, si legge nella risposta dell’Abi, «ricomincia ad addebitare le rate del mutuo a partire da quella successiva alla domanda di sospensione». Il meccanismo del silenzio assenso, continua la circolare, è retroattivo. Si applica a tutte le domande presentate a far data dal 28 marzo 2020.

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