Inquilino moroso ancora salvo: il decreto Rilancio ha prorogato a fine anno l’esecuzione dello sfratto

Gli inquilini destinatari di provvedimenti di sfratto per morosità possono stare sereni fino al 31 dicembre 2020, poiché fino a tale data è sospesa l’esecutività dei suddetti provvedimenti. Nessuna tutela, invece, per i proprietari/locatori che continuano a sentirsi, invece, penalizzati ancora una volta. La misura in commento — riporta il sito Investireoggi.it —  è quella contenuta all’art. 17-bis del decreto Rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020 convertito in legge n. 77 del 2020) con cui, intervenendo sull’art. 103 del decreto Cura Italia, il legislatore proroga al 31 dicembre 2020 (rispetto al precedente termine del 1° settembre 2020) l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio (sfratto) degli immobili, anche ad uso non abitativo. Dunque, l’inquilino moroso destinatario del provvedimento ha 4 mesi in più prima che “forzatamente” debba lasciare l’immobile occupato. L’applicazione della disposizione è automatica, quindi, non c’è necessità di dover eseguire un qualche adempimento.

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