superbonus: prima intesa con le banche

Lo sconto e la cessione del bonus 110% trovano (per la prima volta in maniera strutturata) la collaborazione delle banche. Un accordo appena siglato tra Confapi e Intesa Sanpaolo, consentirà alle imprese di cedere il credito d’imposta derivante dal superbonus introdotto con il decreto Rilancio anche alle istituzioni bancarie, che possono acquisire tali benefici e intervenire a supporto degli operatori nel settore dell’edilizia. La convenzione — scrive Italia Oggi — risulta essere il primo esempio di come il mondo bancario possa giocare un ruolo di primaria importanza per il buon successo delle disposizioni, in attesa che l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, emani le proprie linee-guida in proposito. E giunge anche tempestivamente, se si considera che il provvedimento per comunicare la cessione del credito è dell’8 agosto scorso. Dal documento reso noto da Intesa Sanpaolo e Confapi è già possibile capire che le linee di intervento degli istituti di credito potranno essere di due tipi: 1) da una parte attraverso un supporto di carattere finanziario proprio, alle imprese che effettueranno gli interventi che danno adito al superbonus. Nella convenzione esaminata ciò avviene per gli associati Confapi, mediante un finanziamento nella forma di anticipo contratti per tutta la durata dei lavori, e per cui è prevista anche la possibilità di supporto da parte del Fondo centrale di garanzia; 2) dall’altra, acquistando i crediti dalle imprese che hanno eseguito i lavori con la formula pro-soluto, favorendo per tale via lo smobilizzo immediato de crediti tributari acquisiti dalle imprese esecutrici mediante la concessione dello sconto in fattura o della cessione vera e propria da queste effettuata in favore del beneficiario originario.

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