la SAIE: le AZIENDE delle costruzioni PRONTE A RIPARTIRE

Dopo aver archiviato il 2019 con un leggero segno positivo, lo stop dettato dal Covid-19 ha messo a dura prova l’intera filiera delle costruzioni, composta da quasi 740mila aziende attive, con un impatto sulle performance dell’86% delle imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni. Nonostante questo, le imprese del settore non perdono la fiducia e cercano nuove strade per il rilancio: ben il 34% dichiara infatti, di essere già tornato alla normalità e il 28% conta di farlo entro 6 mesi. Se da un lato oltre sei aziende su dieci (62%) ha registrato un calo dei ricavi, la fiducia delle imprese cresce quando si pensa al futuro, con il 55% degli intervistati che prevede un incremento nel giro d’affari del settore nei prossimi tre anni (solo l’11% pensa che possa esserci un peggioramento). Anche il livello di fiducia a livello generale della filiera edile è alto (43%) o medio (48%). Cosa chiedono gli imprenditori? Tra le varie misure possibili per favorire la spinta del settore, le imprese indicano soprattutto gli incentivi governativi (55%), la semplificazione della burocrazia (45%), lo sblocco dei cantieri (44%), l’abbassamento del cuneo fiscale (33%) e un piano di investimenti per l’edilizia pubblica (29%). Gli incentivi sono, dunque, al primo posto per la ripartenza, e questo perché a trainare il comparto è sempre la riqualificazione degli immobili residenziali. Tra gli incentivi più efficaci vengono indicati il bonus ristrutturazione (dal 59% delle imprese) seguito dall’ecobonus (58%) e dal superbonus 110% (56%). Sono questi alcuni risultati emersi dall’Osservatorio Saie, realizzato da Senaf su un panel di aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni, e anticipati in occasione del convegno inaugurale di Saie-riparti Italia, la fiera delle costruzioni in corso a BolognaFiere fino al 17 ottobre.

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