autorizzata l’assemblea condominiale online (ma la mista è preferita)

È stata finalmente autorizzata l’assemblea condominiale online ma la mista già spopola. Novità, infatti, sulla legge 13 ottobre 2020 n. 126 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 253 del 13 ottobre scorso. È la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2020 n.104, recenti misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”. Ha finalmente inserito, all’articolo 63, la tanto attesa modifica dell’art.66 disp.att.c.c. ammettendo il concetto di assemblea di condominio oltre che dal vivo, anche in streaming. Questa novità ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli amministratori condominiali. A migliaia si trovavano in grossa difficoltà in relazione a spese e decisioni di lavori urgenti, per una miriade di immobili in tutta Italia. Vediamo con gli Esperti di Risparmio e Famiglia di ProiezionidiBorsa cosa comporta questa novità. Nella modifica si precisa che, ove non fosse espressamente previsto dal regolamento condominiale, la partecipazione all’assemblea di un condomino può avvenire anche in modalità videoconferenza. Ma serve l’assenso di tutti gli altri. Ma ecco cosa succede. Alcuni professionisti, temendo qualche pasticcio in ordine alle adunanze organizzate su Meet, WhatsApp e Zoom, preferiscono optare per la formula “assemblea mista”. Vale a dire un pò in presenza e un pò in streaming. L’adunanza viene convocata, per esempio, presso lo studio dell’amministratore che funge da segretario. Si ritrova in presenza con qualche condomino volenteroso che funge da presidente, per moderare l’adunanza on line.  C’è, ovviamente, posto per qualche proprietario molto anziano che non ha dimestichezza con la tecnologia. Tutti gli altri si collegano volentieri da casa loro.

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