Agevolazioni sulla Prima casa all’estero: la bolletta è una prova

Presentare le bollette della luce della «prima casa» riacquistata all’estero non fa perdere l’agevolazione prima casa. Per non decadere dall’agevolazione con il riacquisto di un’immobile all’estero, adibito a dimora abituale — scrive Italia Oggi — occorre inviare la copia del rogito notarile di acquisto dell’abitazione all’estero ed anche fatture di fornitura di luce, acqua o gas intestate, che comprovano la dimora abituale. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 126 del 24/2/2021. L’agevolazione per l’acquisto della «prima casa» prevede l’applicazione dell’imposta di registro nella misura del 2% per i trasferimenti e la costituzione di diritti reali di godimento che hanno per oggetto case di abitazione. Se l’immobile acquistato con i benefici viene trasferito prima di 5 anni dalla data di acquisto allora si decade dall’agevolazione, salvo l’ipotesi in cui l’immobile venga adibito ad abitazione principale del contribuente. Il riacquisto dell’abitazione fuori dal territorio nazionale, effettuato entro un anno dalla vendita dell’abitazione acquistata con le agevolazioni, non comporta, quindi, la decadenza dall’agevolazione prima casa, sempreché sussistano strumenti di cooperazione amministrativa che consentono di verificare che effettivamente l’immobile acquistato sia stato adibito a dimora abituale.

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