Mutui ancora più convenienti con il Coronavirus

Tra tutti i danni che il Coronavirus sta provocando all’economia italiana, almeno un risvolto positivo lo starebbe avendo, poiché in queste settimane — scrive il sito Investireoggi.it — le condizioni offerte dai mutui casa stanno diventando ancora migliori di quanto non fossero già. Le offerte a tasso fisso più interessanti costano ormai appena lo 0,50% sui 20 anni e intorno allo 0,70% sui 30 anni. Mai era stato possibile prima in Italia prendere a prestito denaro a tassi così bassi per acquistare casa. Vediamo nei dettagli cosa stia accadendo. I mutui a tasso variabile sono agganciati all’Euribor, generalmente a 1 o 3 mesi. E quest’ultimo in settimana è sceso al -0,47%, quando aveva esordito quest’anno al -0,38%. In appena due mesi, è sceso di altri 9 punti base (0,09%) e divenendo ancora più negativo. Questo significa che il tasso di base su cui le banche applicano lo spread è inferiore allo zero. Se questo margine fosse troppo stretto, le banche si ritroverebbero a prestare denaro a tasso nullo o persino negativo, cioè regalerebbero soldi ai clienti. Per questo, negli ultimi anni hanno introdotto nel contratto di mutuo quelle clausole, in base alle quali il tasso minimo non può scendere in alcun caso sottozero. Spostandoci ai mutui a tasso fisso, risultano agganciati all’Eurirs, con scadenza dai 5 ai 30 anni. Prendiamo il ventennale, periodo di ammortamento tipico delle famiglie: era allo 0,55% a inizio anno, scendeva allo 0,07% questa settimana. In un paio di mesi, ha perso quasi mezzo punto percentuale, rendendo il mutuo molto più conveniente. A titolo di esempio, per un prestito di 100.000 euro, la rata mensile risulterebbe oggi di oltre una ventina di euro al mese più bassa, pari a quasi 5.000 euro risparmiati lungo i 20 anni. Stesso calo per la scadenza a 30 anni, passata dallo 0,58% allo 0,11%. A conti fatti, lo spread con l’Euribor a 3 mesi si è ristretto quest’anno dallo 0,96% allo 0,58%. In sostanza, la differenza tra i tassi di riferimento per i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile è ai minimi termini, ragione per cui l’una o l’altra opzione per prendere casa starebbe divenendo sostanzialmente equivalente, almeno ai nastri di partenza.

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