il SICET: MISURE ANCORA INSUFFICIENTI PER l’EMERGENZA ABITATIVA

Con la legge di bilancio 2021 è stata “superata la logica dei tagli del passato, ma le misure sono ancora insufficienti per una risposta strutturale all’emergenza abitativa”. Lo afferma il segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico, in una nota. “Prendiamo atto di un orientamento assunto da governo e parlamento che supera la logica dei tagli degli anni passati, ma resta molto da fare per soddisfare le nostre storiche rivendicazioni”, dice il segretario. Il Sindacato inquilini casa e territorio chiede un ”rifinanziamento corposo e strutturale dell’edilizia pubblica a canone sociale” e la riforma della legge 431 del 1998 in direzione di ”un sostanziale rafforzamento della contrattazione sindacale di settore e interventi per prevenire gli sfratti, a partire da una riforma del fondo per il sostegno degli affitti che deve essere stabile nel tempo, più corposo in termini di risorse e con procedure rapide”. Il sindacato osserva, quindi, che ”sono numerose le misure dedicate alla casa contenute nella legge di bilancio”, che vanno dall’incremento di 50 milioni del Fondo morosità incolpevole; inoltre l’applicabilità della cedolare secca del 21% per le locazioni brevi può essere applicata a non più di quattro appartamenti nel corso dell’anno. E ancora, viene raddoppiato il plafond per la concessione di contributi destinati alla riduzione del canone per le case che si trovano in comuni ad alta tensione abitativa.

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