Milano “immune” dallo spopolamento del centro per affitti brevi

Milano è immune dal ‘centricidio’, ossia lo spopolamento dei centri delle città come effetto del boom degli affitti brevi e in particolare della diffusione di Airbnb. A sostenerlo è Halldis, società italiana con sede a Milano, attiva nel settore degli affitti brevi, che gestisce oltre 2.000 proprietà in 25 località in Italia – di cui 350 nel capoluogo lombardo e di queste 100 nel centro della città – ed Europa per conto di proprietari privati e istituzionali (banche, fondi e Sgr), affittate per uso turistico o motivi di lavoro. E proprio Halldis, a breve, avrà nel suo portafoglio milanese anche ‘Torre GalFa’, il più antico grattacielo del capoluogo lombardo, dove gestirà 63 appartamenti. Secondo l’analisi di Halldis, il centro di Milano ha iniziato a perdere popolazione dal 2001 in concomitanza con l’impennata dei prezzi delle case. Si consideri anche che nel decennio 1999-2009 il centro ha perso ben l’8,5% della popolazione, a fronte di un calo della popolazione dell’intera città del 2,5%. La popolazione del centro città (Municipio 1) ha ripreso a crescere con un trend sempre positivo a partire dal 2014, ovvero in pieno boom di Airbnb ai tempi dell’Expo e con il conseguente affermarsi di Milano come meta turistica internazionale.

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